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Il brevetto di Thomas L Rey

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Il 15 marzo del 1904 Thomas L Rey, un cittadino degli Stati Uniti, brevetta una nuova e innovativa trappola per topi , che si contraddistingue principalmente per tre migliorie rispetto alle sue contemporanee: essa è più semplice e agevole all'uso,è meno rumorosa e impedisce più efficacemente al topo di scappare una volta rimasto intrappolato. Il suo funzionamento si basa su un dispositivo meccanico azionato dal peso dell'animale che entra nella trappola. Qui viene riportata rispettivamente una vista del fronte esterno,della sezione verticale interna e della sezione verticale esterna.

Contesto storico e sociale

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Siamo all'inizio del 900' e gli Stati Uniti  stanno vivendo un periodo di industrializzazione molto elevato.Essi si stabiliscono come potenza suprema economica e militare nel mondo,prendendo il posto del Regno Unito, soggetto alle perdite territoriali dovuto al decolonialismo del secondo dopoguerra. A tale sviluppo economico corrispose un'ondata di immigrazione senza precedenti e un grande  aumento di squilibri tra ricchi e poveri,a discapito dello stile di vita di quest'ultimi:essi sono costretti a convivere con una stato di povertà crescente e in scarsissime condizioni igieniche.In questo contesto il proliferare dei topi e il conseguente diffondersi delle malattie da loro trasmesse  malattie da loro trasmesse,quali tifo,colera,malaria e peste,non erano certo visti di buon occhio. un'immagine di uno dei tanti ghetti di New York dove i lavoratori neri erano costretti a vivere. Oggi la situazione è tanto cambiata ?

L'inventore della trappola per topi

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Sin dall'antichità l'uomo ha cercato con vari espedienti di eliminare o allontanare i topi dalle sue abitazioni,ma la trappola per topi  a molla come la conosciamo noi oggi fu inventata solamente nel 1840 da  Hiram Stevens Maxim , un inventore statunitense naturalizzato britannico.Pochi decenni più tardi,come visto in precedenza,Thomas Rey brevettò alcune migliorie di quest'ultima.

Impresa leader nel settore delle trappole per topi

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Victor  è riconosciuta come leader mondiale nella produzione di trappole ed espedienti per la cattura e l'allontanamento dei roditori.Essa è un marchio internazionalmente affermato dal 1898, capace di rivoluzionare il mercato della cattura dei roditori oltre 100 anni fa con la messa sul mercato di massa della prima trappola per topi a molla.Essa mise sul mercato anche le migliorie introdotte da Rey nel 1904.

Come funziona

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Le macchine per topi si sono evolute parecchio nel corso dei decenni,in particolare modo l'avvento della corrente elettrica ha portato allo sviluppo di macchine sempre più sofisticate ed efficaci. Ma come funzionano le più moderne ?

Evoluzione delle trappole per topi nella storia,l'Antico Egitto

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La battaglia contro i roditori viene portata avanti dall'uomo sin dall'antichità.Già allora infatti erano visti come dei "ne mici",in quanto portatori di malattie e minaccia per le scorte di cibo.Prima del diciannovesimo secolo però non esistevano ancora le moderne trappole per topo e l'uomo si serviva di diversi metodi alternativi,spesso ricorrendo all'aiuto di sostanze naturali,per sbarazzarsi di essi. Nell’antico Egitto uno degli animali più venerati era il gatto,la  venerazione degli antichi Egizi per i gatti era causata certamente al topo. Proteggere gli immensi granai dalle razzie dei topi, era una missione di importanza vitale per i sudditi del Faraone, missione demandata ai gatti. Ma quando i gatti non bastavano, il “Papiro di Ebers”  (1.500 a.C.) consigliava di utilizzare i bulbi velenosi di una pianta: la  Scilla marittima  che cresce spontanea in tutto il Mediterraneo, che viene ancora usata come topicida.

Trappole per topi nell'impero Romano

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Gli antichi Romani prediligevano l’uso della  Nux Vomica , da cui si produce la stricnina, un potentissimo veleno inodore, che veniva introdotto in uova, uccelli morti, frutta per meglio ingannare gli odiati topi. Plinio il Vecchio  raccomandava , per sterminare i topi, il succo di Erba Carlina, mentre altri testi antichi parlano dell’infuso di radici e foglie di  Helleborus foetidus  e Rododendro, misti a polenta e grasso.